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Ohana ODV, in collaborazione con lo stencil artist luvol e il fotografo Claudio Asile, e in partnership con le associazioni UYUM – Sosyal Uyum ve Girisimcilik Dernegi and WIR – Verein fur Wissenshaft, Integration und Religion e.V.  presenta “#sonsandaughters: all the children are our sons and daughters. I bambini rifugiati sulla rotta balcanica”, progetto vincitore di un bando Erasmus + della Comunità Europea per l’anno 2023/2024, che ha permesso di coprire gran parte dei costi di viaggio e di realizzazione del progetto.

Mostra multimediale  ma, soprattutto, progetto umanitario, #sonsandaughters è un progetto culturale e umanitario itinerante, fedelmente a tutte le suole consumate dai suoi protagonisti sulla tristemente celebre Rotta Balcanica.  I punti di partenza e di arrivo del progetto, che ripercorre “the game” – come viene definito dai migranti – sono, infatti, a monte e a valle della rotta: a Şanlıurfa, in Turchia e a Manheim, in Germania.

La mostra è stata concepita come un vero e proprio percorso, un cammino pensato per addentrarsi sì nella Rotta, ma soprattutto nella vita e nelle aspettative di questi bambini. Il fine non è, dunque, tanto ripercorrere la Rotta, quanto ripercorrere i sogni e le speranze dei giovani protagonisti; ecco, allora, che gli stencil, le fotografie e i video dell’esposizione concorrono tutti ad avvicinarci a questi volti che diventano man mano familiari e cari. Non più solo numeri, non più semplicemente stereotipi, non più storie anonime di volti sconosciuti e lontani, ma #sonsandaughters.

Il tema, o meglio ancora la lente attraverso la quale leggere e interpretare la mostra, è l’infanzia, cui si vuole restituire centralità e protagonismo: le opere esposte non sono, infatti, i semplici ritratti realizzati dagli artisti prendendo i bambini partecipanti come modello; al contrario, i bambini stessi si fanno soggetti-artisti, sguardo creativo. Molte delle foto scelte sono scattate da loro, e diventano inoltre matrici di carta e intagli per elaborati stencil collettivi.

#sonsandaughters tratta, dunque, la tematica della Rotta Balcanica e tratta di infanzia sulla Rotta Balcanica, tuttavia il progetto e la conseguente mostra non esplora i meandri cupi e atroci di tale tematica, bensì si concentra sulle speranze, le aspettative e i sogni dei giovani protagonisti. I bambini e le loro personalità, i loro talenti sono così al centro dell’attenzione, così come dovrebbe essere a centro dell’attenzione la tutela di queste nuove generazioni del tutto dimenticate.

Il fine è quello di rimettere questi bambini e la loro salvaguardia al centro di ogni decisione politica, economica e sociale della nostra società, una società che dovrebbe considerarli tutti come suoi “figli”, da qui il nome del progetto e della mostra: #sonsandaughters.

La mostra è a completa disposizione di chiunque volesse ospitarla per aiutare la diffusione dell’importante messaggio di cui è portatrice. Per informazioni è possibile scrivere alla mail projects@ohanaodv.com

Ohana ODV, in collaborazione con lo stencil artist luvol e il fotografo Claudio Asile, e in partnership con le associazioni UYUM – Sosyal Uyum ve Girisimcilik Dernegi and WIR – Verein fur Wissenshaft, Integration und Religion e.V.  presenta “#sonsandaughters: all the children are our sons and daughters. I bambini rifugiati sulla rotta balcanica”, progetto vincitore di un bando Erasmus + della Comunità Europea per l’anno 2023/2024, che ha permesso di coprire gran parte dei costi di viaggio e di realizzazione del progetto.

Mostra multimediale  ma, soprattutto, progetto umanitario, #sonsandaughters è un progetto culturale e umanitario itinerante, fedelmente a tutte le suole consumate dai suoi protagonisti sulla tristemente celebre Rotta Balcanica.  I punti di partenza e di arrivo del progetto, che ripercorre “the game” – come viene definito dai migranti – sono, infatti, a monte e a valle della rotta: a Şanlıurfa, in Turchia e a Manheim, in Germania.

La mostra è stata concepita come un vero e proprio percorso, un cammino pensato per addentrarsi sì nella Rotta, ma soprattutto nella vita e nelle aspettative di questi bambini. Il fine non è, dunque, tanto ripercorrere la Rotta, quanto ripercorrere i sogni e le speranze dei giovani protagonisti; ecco, allora, che gli stencil, le fotografie e i video dell’esposizione concorrono tutti ad avvicinarci a questi volti che diventano man mano familiari e cari. Non più solo numeri, non più semplicemente stereotipi, non più storie anonime di volti sconosciuti e lontani, ma #sonsandaughters.

Il tema, o meglio ancora la lente attraverso la quale leggere e interpretare la mostra, è l’infanzia, cui si vuole restituire centralità e protagonismo: le opere esposte non sono, infatti, i semplici ritratti realizzati dagli artisti prendendo i bambini partecipanti come modello; al contrario, i bambini stessi si fanno soggetti-artisti, sguardo creativo. Molte delle foto scelte sono scattate da loro, e diventano inoltre matrici di carta e intagli per elaborati stencil collettivi.

#sonsandaughters tratta, dunque, la tematica della Rotta Balcanica e tratta di infanzia sulla Rotta Balcanica, tuttavia il progetto e la conseguente mostra non esplora i meandri cupi e atroci di tale tematica, bensì si concentra sulle speranze, le aspettative e i sogni dei giovani protagonisti. I bambini e le loro personalità, i loro talenti sono così al centro dell’attenzione, così come dovrebbe essere a centro dell’attenzione la tutela di queste nuove generazioni del tutto dimenticate.

Il fine è quello di rimettere questi bambini e la loro salvaguardia al centro di ogni decisione politica, economica e sociale della nostra società, una società che dovrebbe considerarli tutti come suoi “figli”, da qui il nome del progetto e della mostra: #sonsandaughters.

La mostra è a completa disposizione di chiunque volesse ospitarla per aiutare la diffusione dell’importante messaggio di cui è portatrice. Per informazioni è possibile scrivere alla mail projects@ohanaodv.com



Artisti

Federico Vullo in arte luvol, stencil artist

www.federicoluvol.com

Federico Vullo –  luvol – classe 1991, è un foto stencil artist che intaglia e realizza le sue matrici a mano, matrici spesso ricavate dai propri scatti fotografici. Autodidatta, si è appassionato alla stencil art osservando le tecniche di artisti di calibro internazionale, dopodiché la sua passione per gli stencils lo ha portato a prediligere un tipo di intaglio intuitivo che, ad uno sguardo inesperto, può risultare semplice ma, in realtà, è il risultato di anni di esperienza.

Tema principe delle opere di luvol è, da sempre, la genuinità dei bambini ritratti soprattutto durante il gioco. Le immagini di innocenza, spontaneità e spensieratezza, caratterizzano il lavoro di questo artista, abituato in realtà ad operare in contesti tutt’altro che spensierati; le opere di luvol sono, infatti, realizzate soprattutto in contesti mediorientali quali Siria e Palestina, dove l’artista si reca di sovente, per svolgere anche missioni umanitarie.

Le opere sono realizzate su molteplici superfici, tuttavia le preferite dall’artista sono quelle provenienti dal contesto urbano, come cartelli stradali in disuso o altre superfici dimenticate, rovinate o arrugginite.

Dal 2021, luvol ha iniziato una collaborazione costante e fattiva con l’associazione Ohana, che lo ha portato ad ideare e elaborare il progetto #sonsandaughtes, che lo ha condotto sulla rotta balcanica, al fine di lasciare un messaggio artistico, ma soprattutto di denuncia rispetto alle condizioni dei bambini profughi, provenienti da zone di conflitto, a cui è negato ogni diritto.

Claudio Asile, fotografo

www.claudioasile.com

Fotografo e videomaker novarese, da anni cattura con la sua macchina e con la sua telecamera vari soggetti, in vari ambiti, seguendo una propria filosofia di sperimentazione stilistica.

Giunge al reportage fotografico grazie ad un’esperienza di volontariato in un campo Rom in Romania, collaborando con un’associazione attiva nel mondo dell’infanzia e della scolarizzazione dei bambini in territori e situazioni di disagio: “Per tutta una una settimana, ho ricostruito una tipica giornata di chi si impegna per far sì che tutti i bambini non si trovino in situazioni pericolose creando un ambiente sicuro e mostrando altre vie possibili”.

Seguono poi diversi altri lavori inerenti cammini religiosi in Spagna, pubblicati su magazines nazionali come “Meridiani”, e progetti personali relativi alle seconde generazioni di migranti in Italia, a cui è stata dedicata una mostra personale tenutasi nella cittadina di Stresa.

Nel 2023, inizia la propria collaborazione con lo stencil artist luvol e l’associazione Ohana ODV nell’ambito del progetto #sonsandaughters.

Le Associazioni

Ohana ODV, Italia

www.ohanaodv.com

L’organizzazione di volontariato OHANA nasce nel dicembre del 2020 in Italia, a Novara, ma con obiettivi lontani e nasce fondamentalmente per reagire agli abbandoni politici e mediatici dei “piani alti”, con la cura dei “piani bassi”. OHANA abita, dunque, quella vivida e prolifica tensione tra locale e globale e si trova ad operare principalmente tra Novara, Turchia sud-orientale, e Siria.

L’attività di OHANA percorre agilmente l’intera distanza tra il polo dell’humanitarian aid emergenziale e quello dei progetti o finanziamenti a lungo termine, ancora più costruttivi. È in quest’ultimo ambito, peraltro, che si inserisce il suo impegno nella sensibilizzazione della società civile a proposito delle tematiche che le stanno a cuore, sensibilizzazione che rientra appieno, ad esempio, negli obiettivi perseguiti dalla mostra #sonsandaughters.

A proposito di lungimiranza, OHANA vede proprio nei Diritti dell’Infanzia i mattoni per la costruzione di un mondo adulto più giusto. Di questa visione è esplicitamente portatrice il progetto e la relativa mostra #sonsandaughters, che si aggiunge cangiante alla costellazione dei progetti OHANA incentrati sull’infanzia.

UYUM – Sosyal Uyum ve Girisimcilik Dernegi, Turchia

www.sosyaluyum.org

L’Associazione per la Coesione Sociale e l’Imprenditorialità UYUM, fondata a Sanliurfa, in Turchia, nel 2022, da migranti e giovani locali, mira a promuovere la coesione sociale e la cultura della convivenza tra migranti e comunità locali, attraverso vari progetti incentrati su coesione, imprenditorialità, digitalizzazione e consapevolezza ambientale.

Per raggiungere questi obiettivi, l’associazione utilizza strumenti e modalità quali workshop, eventi e programmi di formazione, con particolare attenzione all’empowerment dei gruppi e dei giovani con minori opportunità, sostenendo e supportando lo sviluppo delle competenze e le iniziative di imprenditorialità sociale.

L’associazione collabora fattivamente con altre ONG, ma anche con varie università e diversi enti, partecipando a progetti internazionali come Erasmus+ al fine di promuovere lo scambio e la comprensione culturale

WIR – Verein fur Wissenshaft, Integration und Religion e.V. , Germania

www.wirverein.de

L’associazione WIR e.V. è stata fondata nel 2008 ed è attiva nel campo sociale, promuovendo iniziative di coesione e integrazione sul territorio tedesco, dove è attiva. Tuttavia, gli obiettivi dell’associazione si estendono anche in altri ambiti.

WIR eV. organizza diverse attività a favore dei migranti e dei rifugiati, nonché pianifica  eventi, conferenze e progetti specifici per i giovani e attua misure preventive, come, ad esempio, progetti di prevenzione contro il gioco d’azzardo, la droga, l’abuso di alcol e la violenza.

In merito al settore dell’integrazione e della migrazione, dove l’associazione è decisamente molto attiva, si sono realizzati due progetti di successo: “Siamo insieme” e “Valigia migrante” con il sostegno finanziario del Ponte della Gioventù Tedesco-Turco e in collaborazione con diverse università internazionali.

L’associazione pubblica anche una propria rivista tesa a promuove il dialogo interculturale.

Federico Vullo -  luvol - classe 1991, è un foto stencil artist che intaglia e realizza le sue matrici a mano, matrici spesso ricavate dai propri scatti fotografici. Autodidatta, si è appassionato alla stencil art osservando le tecniche di artisti di calibro internazionale, dopodiché la sua passione per gli stencils lo ha portato a prediligere un tipo di intaglio intuitivo che, ad uno sguardo inesperto, può risultare semplice ma, in realtà, è il risultato di anni di esperienza.

Tema principe delle opere di luvol è, da sempre, la genuinità dei bambini ritratti soprattutto durante il gioco. Le immagini di innocenza, spontaneità e spensieratezza, caratterizzano il lavoro di questo artista, abituato in realtà ad operare in contesti tutt'altro che spensierati; le opere di luvol sono, infatti, realizzate soprattutto in contesti mediorientali quali Siria e Palestina, dove l'artista si reca di sovente, per svolgere anche missioni umanitarie.

Le opere sono realizzate su molteplici superfici, tuttavia le preferite dall'artista sono quelle provenienti dal contesto urbano, come cartelli stradali in disuso o altre superfici dimenticate, rovinate o arrugginite.

Dal 2021, luvol ha iniziato una collaborazione costante e fattiva con l’associazione Ohana, che lo ha portato ad ideare e elaborare il progetto #sonsandaughtes, che lo ha condotto sulla rotta balcanica, al fine di lasciare un messaggio artistico, ma soprattutto di denuncia rispetto alle condizioni dei bambini profughi, provenienti da zone di conflitto, a cui è negato ogni diritto.